Cari amici, ho pubblicato su facebook questo aggiornamento sulla situazione disastrosa che si è creata nel cuore storico di Roma: ho provato a condividerla con il folto gruppo degli Amici degli alberi, dove però i miei allegati di immagine e di testo non risultano visibili. Peccato! Spero comunque che molti si accorgano di quanto sta accadendo al patrimonio ambientale del nostro paese, a partire dal verde (in molti casi storico) di città d’arte come Roma. Quando Roma diventò capitale i Piemontesi distrussero parchi e ville antiche ma con un’idea di città e di spazi verdi. Piazza Venezia, per esempio, nonostante gli abbattimenti numerosi e drammatici di palazzi (il Palazzo Torlonia, per esempio), case (la casa di Michelangelo) e chiese, venne abbellita con due aiuole simmetriche, ricche di alberi: ora una delle due non c’è più, più di venti alberi sono stati abbattuti per consentire uno scavo archeologico preliminare a una impossibile stazione della Metro C (tutti gli archeologi dovrebbero sapere che il sottosuolo del centro storico della città non si può utilizzare per la metropolitana..) e ora, dopo anni di incertezza sulla sua sistemazione, verrà ricoperta dalla sabbia. Possiamo davvero accettare che aree archeologiche importanti come la valle del Colosseo (e non solo) siano deturpate per decenni da questa monumentale occupazione cantieristica e dal sistematico abbattimento del verde storico che comporta?
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Che tragedia! Quanto sono stupidi gli esseri umani.
Per fortuna noi amiamo i gatti e ci nutriamo della loro bellezza.
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