Tempus fugit.<\/em>.. C’\u00e8 sempre poco tempo per fare tutto quello che desideriamo. A volte ci sembra di perdere minuti, ore preziose, in attivit\u00e0 inutili. Eppure, sono convinta da sempre che in ogni dettaglio della nostra vita quotidiana ci debba essere un senso, anche se mi sfugge. Nulla pu\u00f2 essere casuale in un sistema complesso come quello in cui viviamo.
Perch\u00e9 solo oggi, ad esempio, a distanza di una settimana, mi ritrovo ad archiviare queste immagini dell’incontro di Bevagna di sabato 24 marzo? <\/a><\/em>Oggi \u00e8 il giorno di Pasqua, un insolito, surreale primo aprile, romano, solitario, casalingo, in cui il tempo mi sembra immobile. E questo dettaglio avr\u00e0 un senso, immagino, se tutto, come immagino, deve avere un senso. Ma torniamo a sabato scorso, visto che avverto solo ora la necessit\u00e0 di farlo per qualche imperscrutabile . Mi limito a illustrare brevemente queste tre immagini, che mi ha inviato con grande cortesia Simonetta Cavalli<\/strong> e che in qualche modo, assai sintetico, raccontano l’incontro avvenuto una settimana fa. Se
<\/a> il fotografo del comune mi invier\u00e0 i suoi numerosi scatti arricchir\u00f2 questo breve resoconto.\u00a0
Claudio Cecconi,<\/strong> podest\u00e0 del Mercato delle Gaite<\/strong>, e il sindaco di Bevagna<\/strong>, Annarita Falsacappa<\/strong>, entrambi in piedi, con il microfono, introducono l’incontro nella bella e ampia sala di Santa Maria Laurentia<\/strong>.\u00a0 L’amico scrittore Claudio Coletta<\/strong>, primo promotore dell’incontro e molto amante di Bevagna, in cui ha trovato una sua nicchia di pace e libert\u00e0, \u00e8 alla mia sinistra, mentre alla mia destra c’\u00e8 Claudio Strinati<\/strong>. Tre uomini che si chiamano ‘Claudio’: una singolare coincidenza. Ci siamo intrattenuti sul tema d’amore,\u00a0 da diversi punti di vista, in un dialogo a tre voci, dalle 17 alle 18,30 circa, con un pubblico, particolarmente attento e coinvolto, di una quarantina di persone. Davvero un’ottima accoglienza e un’accurata organizzazione, soprattutto grazie ai nostri ospiti, Claudio e Simonetta, che ci hanno accolto nell’antico borgo e nella loro piacevolissima casa. Tra gli amici presenti, Giuseppe Gallo<\/strong> con Cristina Leonardi<\/strong>, Stefano Di Stasio<\/strong>, Claudio Metzger<\/strong> e Sira Waldner<\/strong>, tutti innamorati dei borghi storici umbri, dove hanno sistemato con grande cura case e casali, in cui hanno trovato il desiderato rifugio dagli incalzanti ritmi cittadini. Un rifugio, un luogo ameno, che vorrei trovare presto anche io per curare la salute dell’anima e del corpo, del cuore e della mente.<\/p>\n\n\n