Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

"Lunario Nuovo", Scaffale di Narrativa Italiana 2008

Mi è piaciuta questa recensione, scovata su Internet casualmente. Ho messo anche tra i link amici la rivista Lunario nuovoL’archivio segreto (Mondadori, pp. 252, euro 13) di Annarosa Mattei parla con alcune amiche di letteratura. Ma intanto la polvere leggera del tempo che se ne va, l’assedio della solitudine, l’inappartenenza alle cose stringono inesorabili tutto, diffondendo una stranita atmosfera nella casa che a un tratto diviene una «zattera di naufraghi». L’indomani, nella triste aria di un mattino piovoso, la donna gira per le vie della città a «gustare» il mondo, tra una folla anonima di «marionette volteggianti». La invadono confusi pensieri mentre comincia la sfilata degli incontri: personaggi arrivano dal nulla, parlano, si spargono nell’esile trama con le loro storie personali, si perdono, continuano a resistere nella mente dell’io narrante. Sono figure svettanti, ombre sommesse, tracce di colori e suoni nel vertiginoso caos di corpi, automobili, segnali molesti. Ecco Edvige, «ragazza centenaria» presa dai suoi studi filologici, e Ferrando, sempre in viaggio. I loro discorsi si mischiano con i ricordi della donna che pur subendo queste estemporanee comparse sembra volerle evocare, chiamarle dall’assenza ad una nuova esistenza di racconto sapienziale, sotto un volo di «trionfanti» gabbiani. Il tempo immobile delle pietre, gli edifici carichi di gloria, i dettagli che sfuggono, il sortilegio delle ore che piega i luoghi a un riflesso di malinconia, a un «assemblaggio provvisorio costruito dai sensi» oscillano nell’onirica inerzia di visioni che forse sono solo un gioco razionale, il «ronzio del vuoto». I monumenti dell’antica Roma, le strade storiche paiono nuovi sfondi di illusione, vivi e perduti nel continuo mutare dei punti di vista. E passano altri personaggi che non sanno di essere «in un quadro diverso». Senza ancoraggi il tempo crea e dissolve i percorsi di un viaggio che fa apparire vera ogni finzione. La scrittura abbandona il suo movimento cronachistico, dilata gli episodi, aggancia i nomi al pendolo oscuro di una storia non scritta, a «fulminee attrazioni». Le spicciole frazioni del presente hanno una scia ciarliera di leggenda.

***

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Pin It on Pinterest