Cari amici, spero che possiate venire in molti a questa prima presentazione del romanzo che vi ho preannunciato giorni fa e che ora trovate in libreria. Il tema portante della storia che racconto è il difficile rapporto tra potere e cultura: più che un’opinione un dato di fatto, rilevato, studiato, discusso, nella manifesta indifferenza della politica che ha sempre da occuparsi d’altro. Si risveglierà il nostro ‘Reame’ dal ‘sonno’ in cui sembra essere sprofondato? Ce lo chiediamo sempre più spesso, cercando il capo di un filo che dipani la matassa, chiedendoci se siamo spettatori o attori del naufragio o le due cose insieme. In questo romanzo ho provato a rimettere insieme frammenti di storie, a narrare una realtà grottesca e paradossale, sempre più sfuggente e inverosimile. Personaggi, fatti, eventi sono tutti di invenzione ma risultano da una somma di realtà piccole e grandi che appartengono sia al vissuto che all’immaginario, che assomigliano al vero ma che non sono il vero: nella convinzione che narrare e mettere in scena situazioni problematiche, episodi e comportamenti negativi possa essere un modo di intenderli, prenderne coscienza, tentare di risolverli.
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