CLAUDIO STRINATI
e
IL MESTIERE DELL’ARTISTA
Sellerio 2009
Conversazione con l’autore
Martedì 21 luglio 2009, ore 18,30
Associazione Civita
Piazza Venezia, 11 – Roma
Federico Zuccari pensava che “il disegno, generato dalla capacità di osservazione e ricostruzione del mondo, fosse il fondamento generale di tutte le arti, addirittura di tutte le conoscenze delll’uomo.”
Ma quali sono in realtà i fondamenti dell’arte nel Cinquecento? quelli che segnano l’”enigma” di Leonardo da Vinci, la grandezza di Raffaello e il genio di Michelangelo? Qual è il ruolo dell’artista e chi ha il diritto di giudicare l’arte?
Il viaggio di Claudio Strinati nel mondo dell’arte, partito da Giotto, prosegue e giunge per ora nell’officina del duomo di Orvieto e dell’Oratorio del Gonfalone.
3 Comments
Strinati aleggia come ineffabile principio di indeterminazione. Lo scopo è dare valore all’incertezza e prolungarla indefinitamente diventando LUI custode di una soluzione che forse non arriverà mai.
(da una risposta di Franco Luccichenti a Pietro Di loreto intorno ad argomenti di strinatologia attributiva)
…… mi scuso anticipatamente, ma pur avendo letto più volte il commento dell’esimio Lucci…… rimango assolutamente all’oscuro di quanto volesse significare. A parte ovviamente la polemica, nemmeno troppo velata
A che serve
A che serve,
guardare senza vedere
sentire senza ascoltare.
è come un viaggio
su un autobus affollato:
sei seduto, perso nel nulla,
lo sguardo al finestrino
grigio e appannato da
migliaia di fiati, tutti uguali,
e la strada è sempre la stessa
Poi a un tratto, il cuore,
la mente,
tutto si apre
e nuovi orizzonti si schiudono.
Quel finestrino è pulito,
nitido e chiaro;
l’occhio coglie il già visto
ma mai osservato:
un anonimo tetto diventa
l’ultimo scalino per il cielo.
Il bianco dei tuoi denti,
il rosa delle tue labbra,
il sole che arde nel tuo sguardo,
leniscono il dolore
troppo a lungo subito.
Bello è il tuo incedere,
leggiadro il muovere il capo;
tutto in te è equilibrio,
istante inafferrabile della
grandezza creativa di
un dio generoso e ribelle.
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