Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Il destino di Colle Oppio..

C’è da allarmarsi sullo stato di salute dei nostri monumenti quando si legge dei crolli: delle mura aureliane, del Palatino, della Domus aurea… I media naturalmente amplificano la notizia che viene distorta ed esagerata. Non è crollata la Domus aurea ma solo una galleria di età traianea che il Comune usava come deposito di reperti di scavo. Mi preoccupano di più al momento gli interventi possibili e imminenti, che potrebbero essere drastici e irriflessivi, decisi sull’onda emozionale. Che ne sarà ora dei giardini di Colle Oppio? Il loro smantellamento, auspicato da tempo dagli archeologi integralisti attuali, in realtà è stato già programmato e, se viene ritardato, è solo per lentezze burocratiche, per conflitti di competenza, per difetto di volontà. Non mancherebbero i fondi, ma per fortuna gli innocenti giardini ancora sopravvivono – forse per poco… – perché somme ingenti sono state puntualmente sperperate in prebende e incarichi tanto altisonanti quanto inutili. Che ne sarà dunque del verde di Colle Oppio ora che i fari mediatici sono puntati su una modesta frana che potrebbe essere riparata in breve tempo? Se avete voglia di leggere qualcosa di più sul destino del verde di un’area segnata da ben altri interventi fino a cento anni fa leggete un mio intervento sul bel sito di Margherita D’Amico www.ilrespiro.eu. Ne riparliamo ancora nei giorni prossimi allargando il discorso dalla lett(erat)ura dei libri alla lettura di questa nostra magica città che è veramente un Archivio segreto per chi ne sa leggere e interpretare gli strati di senso oltre che schedare le pietre…

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Pin It on Pinterest